ci sono due cose che nessuno ti potrà mai strappare: ciò che sei e ciò che sai.

ci sono due cose che nessuno ti potrà mai strappare: ciò che sei e ciò che sai.

giovedì 14 aprile 2011

alla conquista di un altro se stesso

Si dovrebbe essere sempre alla ricerca ed alla conquista di un se stesso migliore.Ce n'e' sempre uno.
Ma puo' accadere che la vita incalzi con una rapidita' tale che quell'uomo non riesca,per quanto si affanni,a rinnovarsi adeguatamente.

Puo' allora verificarsi ch'egli,non essendo piu' singolo creatore e dominatore dei valori che lo condizionano,vada naufragando trascinato da forze a lui non note,anche se interamente assimilate:
le intuizioni,le elaborazioni di concezioni dottrinali,le delusioni,la rabbia sembrano scaturire da una superintelligenza che fa da lente d'ingrandimento all'intelligenza singola e sommando causa ad effetto si cerca con dolore l'acquisizione di verita',il cui peso non sempre e' sostenibile.

Guardiamoci : quando la gioia della reciproca compagnia era quasi una gradevole sensazione fisica non condizionata dalle profonde diversita'..questo puo' essere ancora.
Quando il sole per tutti noi nasceva e tramontava su un mondo inquieto,ma controllato dal nostro spirito.
Bisogna tornare uomini che contengano in se' la realta' che si muove intorno,ritrovare verita' comuni buone o cattive che siano....ma ora...
L'uomo e' un eterno autolesionista:si lancia nelle cosiddette verita' soggetive,confondendo cio' che sembra con cio' che e',scambiando l'io con il tutto,il divenire con l'essere.

Ma ora e' tempo che egli,superata l'infazia e la puberta',entri nell'eta' della ragione.Ma l'uomo e' un animale sensitivo e razionale insieme ed e' proprio questa sua affascinante,drammatica bivalenza che realizza interamente il suo destino,i suoi limiti,le sue delusioni.
E' come se si volesse prevedere la forma esatta che assumera' la superficie dell'oceano in un determinato punto ed in un preciso istante.

Alcuni subiscono piu' di altri la malinconica delusione di avere grandi slanci per poi ricadere affranti al punto di partenza.
Homo homini lupus non e' soltanto un'amara affermazione della teoretica pessimistica,ma una verita' di fronte alla quale oggi e' grave chiudere gli occhi.

Quando mi chiedono: "credi nell'uomo?",  rispondo  che l'uomo ha la forza di realizzare interamente se stesso creando verita' sempre piu' perfette che lo sostengano e lo incitino nel suo percorso,anche quando l'animo si trovera' cosi' contrastato da pensieri dolorosi, espressi e taciuti,ma pur tanto interdipendenti tra loro e necessari alla rinascita come la vita e la morte.

Regalo a tutti gli acquario, grandi lottatori come me, la sinfonia piu' struggente del grande Ludwig,
grande lottatore contro qualsiasi avversita' incontrata nella sua vita travagliata,tanto da vincere  il non sentir piu' fisicamente l'armonia che componeva, come in questo brano. C'e' forza ,c'e' eroismo,c'e' dolore. C'e', alla fine, Vittoria sulla propria fisicita' , sulle proprie tragedie.
Vittoria assoluta!

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=RlW9kHF33CY&w=420&h=315]vvb   Francesca                                                   






alla conquista di un altro se stesso

Si dovrebbe essere sempre alla ricerca ed alla conquista di un se stesso migliore.Ce n'e' sempre uno.
Ma puo' accadere che la vita incalzi con una rapidita' tale che quell'uomo non riesca,per quanto si affanni,a rinnovarsi adeguatamente.

Puo' allora verificarsi ch'egli,non essendo piu' singolo creatore e dominatore dei valori che lo condizionano,vada naufragando trascinato da forze a lui non note,anche se interamente assimilate:
le intuizioni,le elaborazioni di concezioni dottrinali,le delusioni,la rabbia sembrano scaturire da una superintelligenza che fa da lente d'ingrandimento all'intelligenza singola e sommando causa ad effetto si cerca con dolore l'acquisizione di verita',il cui peso non sempre e' sostenibile.

Guardiamoci : quando la gioia della reciproca compagnia era quasi una gradevole sensazione fisica non condizionata dalle profonde diversita'..questo puo' essere ancora.
Quando il sole per tutti noi nasceva e tramontava su un mondo inquieto,ma controllato dal nostro spirito.
Bisogna tornare uomini che contengano in se' la realta' che si muove intorno,ritrovare verita' comuni buone o cattive che siano....ma ora...
L'uomo e' un eterno autolesionista:si lancia nelle cosiddette verita' soggetive,confondendo cio' che sembra con cio' che e',scambiando l'io con il tutto,il divenire con l'essere.

Ma ora e' tempo che egli,superata l'infazia e la puberta',entri nell'eta' della ragione.Ma l'uomo e' un animale sensitivo e razionale insieme ed e' proprio questa sua affascinante,drammatica bivalenza che realizza interamente il suo destino,i suoi limiti,le sue delusioni.
E' come se si volesse prevedere la forma esatta che assumera' la superficie dell'oceano in un determinato punto ed in un preciso istante.

Alcuni subiscono piu' di altri la malinconica delusione di avere grandi slanci per poi ricadere affranti al punto di partenza.
Homo homini lupus non e' soltanto un'amara affermazione della teoretica pessimistica,ma una verita' di fronte alla quale oggi e' grave chiudere gli occhi.

Quando mi chiedono: "credi nell'uomo?",  rispondo  che l'uomo ha la forza di realizzare interamente se stesso creando verita' sempre piu' perfette che lo sostengano e lo incitino nel suo percorso,anche quando l'animo si trovera' cosi' contrastato da pensieri dolorosi, espressi e taciuti,ma pur tanto interdipendenti tra loro e necessari alla rinascita come la vita e la morte.

Regalo a tutti gli acquario, grandi lottatori come me, la sinfonia piu' struggente del grande Ludwig,
grande lottatore contro qualsiasi avversita' incontrata nella sua vita travagliata,tanto da vincere  il non sentir piu' fisicamente l'armonia che componeva, come in questo brano. C'e' forza ,c'e' eroismo,c'e' dolore. C'e', alla fine, Vittoria sulla propria fisicita' , sulle proprie tragedie.
Vittoria assoluta!

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=RlW9kHF33CY&w=420&h=315]vvb   Francesca                                                   






mercoledì 13 aprile 2011

DEDICATO


a chi pensa che la dolcezza non sia una forza.
A chi pensa che muoversi ad ira sia l'unica risposta possibile.
A chi pensa che sia meglio rispondere con la forza ,non capendo che si fara' maggior bene rispondendo con ironia o non rispondendo e pagando per se'.

La mitezza apre gli animi alla fiducia,la violenza li respinge e li chiude.


La passione è il mio essere..La dolcezza è la mia forza..La semplicità è la mia essenza...


francesca


lunedì 11 aprile 2011

memorie e pensieri d'amore

Dedicato a chi ama LEOPARDI

"Non si sa dove riposar lo sguardo!"

Sono forse le parole piu' antiche di Leopardi giunte fino a noi(aveva  otto anni). E il loro acuto candore,adombrato di malinconia,ci par di ritrovare in quel volto che il poeta stesso ricordo' in alcuni frammenti.
"La mia faccia aveva,quand'io ero fanciullo ed ancora piu' tardi,un non so che di sospiroso e di serio che essendo senza nessuna affettazione di malinconia,le dava grazia.......".
In quel tempo la bellezza fisica non era ancora divenuta ossessione segreta,ma gia' brillava in quei fantasmi che sogliono visitare un bambino precoce d'animo e di sensi.

Forse i conoscitori di Weininger o di Freud esigerebbero qualche parola sull'ingenuita' di Leopardi :
per esempio,sulla sua sua misoginia di amante unilaterale; o magari su quel suo modo di arrossire,allorche',accadendogli di toccare certi argomenti,ricorre all'idioma del Manuale,per esprimere il disprezzo per gli uomini libidinosi.

Quante penombre in questa ingenuita' e con che sottile dolore si svelano a chi legge i suoi chiarori sensuali.
Leopardi resta per me sempre atteggiato in un assorto e tremendo soliloquio.La sua teoria e la sua esperienza erotica hanno un suggello di castita' che soltanto discuterne sarebbe sconveniente ed oltraggioso.
 E nel mio.come nel suo cuore palpita una fedele certezza,che soltanto l'amore converte il nulla nell'infinito,ma chi non ha conosciuto l'orrore del nulla in quel "desiderio puro della felicita'"che e' la noia,non conoscera' mai
l'amore e non sara' mai vissuto.

Questa e' una delle sue composizioni piu' drammatiche,ma la disperazione non e' nel disprezzo della vita,dell'amore,al contrario sta nel desiderio spasmodico ,nella rabbia e mai nella rassegnazione,fino alla sua fine,di non poter vivere entrambi.
Quant'ardore e quanta passione in quel ritrovarsi solo,folgorato,ed internarsi nel cuore del proprio cuore  in un documento psicologico meraviglioso.

"A SE STESSO"

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=9W8SmUG9AW8&w=420&h=315]

memorie e pensieri d'amore

Dedicato a chi ama LEOPARDI

"Non si sa dove riposar lo sguardo!"

Sono forse le parole piu' antiche di Leopardi giunte fino a noi(aveva  otto anni). E il loro acuto candore,adombrato di malinconia,ci par di ritrovare in quel volto che il poeta stesso ricordo' in alcuni frammenti.
"La mia faccia aveva,quand'io ero fanciullo ed ancora piu' tardi,un non so che di sospiroso e di serio che essendo senza nessuna affettazione di malinconia,le dava grazia.......".
In quel tempo la bellezza fisica non era ancora divenuta ossessione segreta,ma gia' brillava in quei fantasmi che sogliono visitare un bambino precoce d'animo e di sensi.

Forse i conoscitori di Weininger o di Freud esigerebbero qualche parola sull'ingenuita' di Leopardi :
per esempio,sulla sua sua misoginia di amante unilaterale; o magari su quel suo modo di arrossire,allorche',accadendogli di toccare certi argomenti,ricorre all'idioma del Manuale,per esprimere il disprezzo per gli uomini libidinosi.

Quante penombre in questa ingenuita' e con che sottile dolore si svelano a chi legge i suoi chiarori sensuali.
Leopardi resta per me sempre atteggiato in un assorto e tremendo soliloquio.La sua teoria e la sua esperienza erotica hanno un suggello di castita' che soltanto discuterne sarebbe sconveniente ed oltraggioso.
 E nel mio.come nel suo cuore palpita una fedele certezza,che soltanto l'amore converte il nulla nell'infinito,ma chi non ha conosciuto l'orrore del nulla in quel "desiderio puro della felicita'"che e' la noia,non conoscera' mai
l'amore e non sara' mai vissuto.

Questa e' una delle sue composizioni piu' drammatiche,ma la disperazione non e' nel disprezzo della vita,dell'amore,al contrario sta nel desiderio spasmodico ,nella rabbia e mai nella rassegnazione,fino alla sua fine,di non poter vivere entrambi.
Quant'ardore e quanta passione in quel ritrovarsi solo,folgorato,ed internarsi nel cuore del proprio cuore  in un documento psicologico meraviglioso.

"A SE STESSO"

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=9W8SmUG9AW8&w=420&h=315]

domenica 10 aprile 2011

biglietto di sola andata

c'e' chi nasce con un percorso,bello o brutto che sia : qualunque cosa succceda durante il percorso, il tragitto rimane invariato.
Variano i sentimenti,gli stati d'animo,ma non le convinzioni.
Ho percorso tanti viaggi di sola andata e tuttora sono ancora felice quando arrivo,quando concludo il viaggio.

Giorni fa ho acquistato un biglietto per l'inferno,a dir la verita' uno dei tanti inferni della vita che ho visitato,bianchi,gialli,con gli occhi azzurri o verdi.Quest'ultimo e' nero con occhi scrurissimi ma anche verdi o nocciola,che ti scrutano senza sorriso. Durissimo l'arrivo.

Superare la paura , la diffidenza e dare fiducia e' come ritrovarti a fare anche tu la traversata del Mediterraneo.A volte ,raramente,ti assale la nausea di un odore,ma gli occhi non hanno odore.
Quegli occhi hanno tutto,come gli occhi di tutte le persone dell'universo : delusione,paura,depressione,febbre,
insonnia,rabbia,preghiera,bruciano di freddo o di febbri altissime,o sono chiusi dal ritmo di colpi di tosse incessanti e cercano altri occhi che non abbiano bisogno del mediatore culturale per capire anche l'aggressivita', anche l'arroganza,per incrociare i tuoi e farla cessare.
Hanno tutto ,ma non hanno odori, non hanno colori diversi da noi,dall'altro da te.
E allora sono qui,nella nottata ho visitato un centinaio di persone,ma un ragazzo di campagna non si cancellera' mai dalla mia memoria,come tanti altri.Le piaghe lo stanno divorando; lui viveva nell'entroterra,occhi semplici,sgranati,increduli, mi guardano e  mi chiedono in silenzio "ma e' veramente cosi'?"....in silenzio lo guardo,gli stringo una spalla,lo medico,ed  in silenzio con il tatto e con gli occhi gli rispondo "si',e' cosi'...ma per ora non sei solo"...lui faceva il pastore.

Anche questo biglietto di sola andata mi fa felice,sicura che le schegge di bonta' che vagano ancora isolate nel mondo,prima o poi si riuniranno.

biglietto di sola andata

c'e' chi nasce con un percorso,bello o brutto che sia : qualunque cosa succceda durante il percorso, il tragitto rimane invariato.
Variano i sentimenti,gli stati d'animo,ma non le convinzioni.
Ho percorso tanti viaggi di sola andata e tuttora sono ancora felice quando arrivo,quando concludo il viaggio.

Giorni fa ho acquistato un biglietto per l'inferno,a dir la verita' uno dei tanti inferni della vita che ho visitato,bianchi,gialli,con gli occhi azzurri o verdi.Quest'ultimo e' nero con occhi scrurissimi ma anche verdi o nocciola,che ti scrutano senza sorriso. Durissimo l'arrivo.

Superare la paura , la diffidenza e dare fiducia e' come ritrovarti a fare anche tu la traversata del Mediterraneo.A volte ,raramente,ti assale la nausea di un odore,ma gli occhi non hanno odore.
Quegli occhi hanno tutto,come gli occhi di tutte le persone dell'universo : delusione,paura,depressione,febbre,
insonnia,rabbia,preghiera,bruciano di freddo o di febbri altissime,o sono chiusi dal ritmo di colpi di tosse incessanti e cercano altri occhi che non abbiano bisogno del mediatore culturale per capire anche l'aggressivita', anche l'arroganza,per incrociare i tuoi e farla cessare.
Hanno tutto ,ma non hanno odori, non hanno colori diversi da noi,dall'altro da te.
E allora sono qui,nella nottata ho visitato un centinaio di persone,ma un ragazzo di campagna non si cancellera' mai dalla mia memoria,come tanti altri.Le piaghe lo stanno divorando; lui viveva nell'entroterra,occhi semplici,sgranati,increduli, mi guardano e  mi chiedono in silenzio "ma e' veramente cosi'?"....in silenzio lo guardo,gli stringo una spalla,lo medico,ed  in silenzio con il tatto e con gli occhi gli rispondo "si',e' cosi'...ma per ora non sei solo"...lui faceva il pastore.

Anche questo biglietto di sola andata mi fa felice,sicura che le schegge di bonta' che vagano ancora isolate nel mondo,prima o poi si riuniranno.