ci sono due cose che nessuno ti potrà mai strappare: ciò che sei e ciò che sai.

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sabato 9 febbraio 2013

una foto dell’Iran tra terrore e pena di morte


Il condannato piange sulla spalla del boia.UN DESTINO CONDIVISO.

Accusati da un tribunale di Teheran di moharebeh (guerra contro Dio) per un furto e diffusione di corruzione sulla terra”, Alireza Mafiha e Mohammad Ali Sarvari sono stati quindi condannati alla pena capitale.
Eseguita la mattina del 20 gennaio in piazza, davanti a una tristemente numerosa folla (in gran parte composta da familiari dei condannati), l’impiccagione è stata definita da Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di Iran Human Rights, una pura dimostrazione di terrore da parte delle autorità iraniane.
Che sono invece la causa principale della diffusione della violenza” nel regime di Ahmadinejad.
Perché è così, ossia terrorizzando i giovani, che il leader supremo iraniano Ali Khamenei spera di evitare il ripetersi delle proteste post-elettorali del giugno 2009.
A confermare questa infelice presa di coscienza contribuiscono alcune foto pubblicate  da Repubblica.it.

Gli scatti di Isna Amir Pourmand, dell’agenzia Ap, si riferiscono agli attimi immediatamente precedenti l’esecuzione.
  Una foto in particolare  ritengo debba essere fatta vedere: mostra uno dei due accusati, Alireza Mafiha, poco più che ventennepiangere sulla spalla del suo boia.
  Credo che la pena di morte, qualsiasi sia il Paese che la applichi, sia un’istituzione sbagliata e da cancellare. Mettersi al posto di Dio,ostentare il disprezzo della vita fa terrore e ribrezzo.
 E se servirà a smuovere le coscienze, allora ne sarà valsa la pena di aver urtato qualche sensibilità.
VVBFRA

una foto dell’Iran tra terrore e pena di morte


Il condannato piange sulla spalla del boia.UN DESTINO CONDIVISO.

Accusati da un tribunale di Teheran di moharebeh (guerra contro Dio) per un furto e diffusione di corruzione sulla terra”, Alireza Mafiha e Mohammad Ali Sarvari sono stati quindi condannati alla pena capitale.
Eseguita la mattina del 20 gennaio in piazza, davanti a una tristemente numerosa folla (in gran parte composta da familiari dei condannati), l’impiccagione è stata definita da Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di Iran Human Rights, una pura dimostrazione di terrore da parte delle autorità iraniane.
Che sono invece la causa principale della diffusione della violenza” nel regime di Ahmadinejad.
Perché è così, ossia terrorizzando i giovani, che il leader supremo iraniano Ali Khamenei spera di evitare il ripetersi delle proteste post-elettorali del giugno 2009.
A confermare questa infelice presa di coscienza contribuiscono alcune foto pubblicate  da Repubblica.it.

Gli scatti di Isna Amir Pourmand, dell’agenzia Ap, si riferiscono agli attimi immediatamente precedenti l’esecuzione.
  Una foto in particolare  ritengo debba essere fatta vedere: mostra uno dei due accusati, Alireza Mafiha, poco più che ventennepiangere sulla spalla del suo boia.
  Credo che la pena di morte, qualsiasi sia il Paese che la applichi, sia un’istituzione sbagliata e da cancellare. Mettersi al posto di Dio,ostentare il disprezzo della vita fa terrore e ribrezzo.
 E se servirà a smuovere le coscienze, allora ne sarà valsa la pena di aver urtato qualche sensibilità.
VVBFRA

giovedì 7 febbraio 2013

GREGORY PAGE – L’uomo che controlla il cibo del pianeta

Sicuramente il suo nome e quello della sua impresa non vi dicono niente. Eppure nelle sue mani passano la gran parte degli alimenti che riuscite a immaginare. Cargill è una delle quattro compagnie che controllano il 70% del commercio mondiale del cibo. Mentre il mondo affronta la più grande crisi alimentaria da decenni, loro fanno cassa "leggendo i mercati"..... Funziona così.Voi non lo sapete, ma il pane della vostra colazione è una merce con più valore del petrolio. La farina con cui è fatto si chiama Cargill. Vi dice qualcosa? E si chiama Cargill anche il grasso del burro che spalmate sul pane e il glucosio della marmellata.Cargill è il mangime che ha ingrassato la vacca da latte e la gallina che ha fatto le uova che friggiamo in padella. Cargill è il chicco di caffè e il seme di cacao; la fibra dei biscotti e l'olio di soia. Il dolcificante delle bibite, la carne dell'hamburger, la farina della pasta? Cargil. E il mais dei nachos, il girasole dell'olio, il fosfato dei fertilizzanti...? E l'amido che le industrie del petrolio raffinano per convertirlo in etanolo e mescolarlo alla benzina? Indovinate.


Quest'anno i prezzi degli alimenti di base sono aumentati in modo vertiginoso: il grano l'80%, il mais 63, e il riso, quasi il 10; i tre cereali che danno d mangiare all'umanità. Sono massimi storici, avverte la FAO, maggiori dei prezzi che nel 2008 causarono rivolte in 40 paesi e condannarono alla fame 130 milioni di persone.

NON CERCATE MARCHE O ETICHETTE NON LE TROVERETE
Cargill ha attraversato la storia in punta di piedi.Com'è possibile che un'impresa fondata nel 1865, con 131.000 impiegati divisi in 67 paesi, con un fatturato annuo di 120.000 milioni di dollari, quattro volte quello di Coca-Cola e cinque quello di McDonald sia così sconosciuta? Come si spiega che una compagnia così gigantesca, con conti che superano l'economia del Kuwait, del Perù e di altri 80 paesi, sia passata inosservata? In parte perché è un'impresa familiare. Sì, i numeri stupiscono, ma Cargill non è quotata in borsa e non deve dar conto a nessuno.



I soci sono uno sciame di discendenti dei fondatori, i fratelli William e Samuel Cargill, contadini dello Iowa che crearono un impero nel XIX secolo grazie a un silos di cereali collegato alla via ferroviaria in un paesino della prateria che non esisteva sulla cartina. Più tardi, un cognato – John MacMillan – prese le redini e per decenni, i Cargill e i MacMillan aggiunsero silos di grano, mulini, mine di sale, macelli e una flotta di navi mercantili. Oggi, circa 80 discendenti si suddividono i ricavati e giocano a golf. Di loro si sa poco, salvo che nelle feste gli uomini portano gonne scozzesi per onorare gli antenati. E che sette siedono nel consiglio d'amministrazione e sono nella lista Forbes dei più ricchi del pianeta, con fortune che si aggirano attorno ai 7000 milioni ciascuno. Il presidente della compagnia è Greg Page, un tipo flemmatico a cui piace dire, con lentezza, che Cargill si dedica "alla commercializzazione della fotosintesi".
IN REALTA' C'E' POCO DA SCHERZARE
E i prezzi continueranno ad aumentare, pronostica il Financial Times. "Il prezzo dei cereali è critico per la sicurezza alimentare perché è l'elemento di base dei paesi poveri. Se i prezzi continuano a crescere ci saranno altre rivolte".Le cause sono molteplici. Un insieme di siccità, cattivi raccolti e speculazioni. A guadagnarci sono in pochi. E tra loro ci sono le mastodontiche imprese che controllano il commercio mondiale dei cereali. Cargill ha triplicato i benefici nell'ultimo semestre e i suoi guadagni superano i 4000 milioni di dollari, record raggiunto nel 2008 nel pieno della crisi alimentare. La compagnia aveva scommesso che la siccità in Russia, uno dei grandi produttori mondiali, avrebbe obbligato Vladimir Putin a proibire le esportazioni per assicurare il consumo interno. E indovinò. "Abbiamo fatto un buon lavoro leggendo i mercati e abbiamo reagito rapidamente", spiegò un portavoce di Cargill. In cosa consiste la reazione? Si tratta, essenzialmente, di giocare al Monopoli, comprando i raccolti nel mercato del futuro, cioè prima che sia piantato un solo seme, e di venderli poi in un posto o l'altro del pianeta, là dove risulti più proficuo.."
Fonte: http://www.liberamente.co/cms/articles/2013/01/30/gregory-page-%E2%80%93-l%E2%80%99uomo-che-controlla-il-cibo-del-pianeta#.UQkfOI-1Kr8.facebook

Suicidi dovuti alla crisi? Silenzio! Siamo in campagna elettorale...

Casi di suicidio che da mesi sono spariti dai mass media e probabilmente dalla 'percezione comune': ma quella che i mass media definirono "emergenza suicidi" non si è mai interrotta. Se la situazione non è 'peggiorata', sicuramente non è 'migliorata'.

Dopo il suicidio avvenuto  a Frosinone il 4 febbraio l'associazione delle piccole e microimprese italiane "Comitas" ha rilasciato un comunicato stampa che sottolinea come il fenomeno sia in aumento, e questo sia l'ultimo caso di una lunga serie.

In questi giorni di campagna elettorale, ascoltando le promesse dei politici, sembra che l'Italia sia uscita improvvisamente dalla crisi: Monti parla di diminuire le tasse, Berlusconi addirittura di restituirle; Bersani invece attualmente è impegnato a sbranare chi accusa il PD per lo scandalo Mps.

I mass media 'main stream' in questo momento sono impegnati ad alimentare il teatrino della politica per dedicarsi ai casi dei cittadini che si tolgono la vita. Figuriamoci se un Direttore di giornale si assume la responsabilità di pubblicare una notizia sgradita ai politici rovinando il "bel quadretto" e disturbando gli "interessantissimi" dibattiti sulle sparate mediatiche di Berlusconie degli altri politici.

Mentre sui media mainstream va in onda la "grande commedia" nella giornata di ieri un'emittente "secondaria", "Rete8Vga", ha trasmesso un breve ma interessante servizio sui casi di suicidio,fornendo  i dati di quella che è una vera e propria EMERGENZA di cui non parla nessuno: mentre non ci dovrebbe essere occasione migliore della 'campagna elettorale' per parlare di problemi gravi come questo. 
nocensura.com

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=AyZF07tMN2k]

Suicidi dovuti alla crisi? Silenzio! Siamo in campagna elettorale...

Casi di suicidio che da mesi sono spariti dai mass media e probabilmente dalla 'percezione comune': ma quella che i mass media definirono "emergenza suicidi" non si è mai interrotta. Se la situazione non è 'peggiorata', sicuramente non è 'migliorata'.

Dopo il suicidio avvenuto  a Frosinone il 4 febbraio l'associazione delle piccole e microimprese italiane "Comitas" ha rilasciato un comunicato stampa che sottolinea come il fenomeno sia in aumento, e questo sia l'ultimo caso di una lunga serie.

In questi giorni di campagna elettorale, ascoltando le promesse dei politici, sembra che l'Italia sia uscita improvvisamente dalla crisi: Monti parla di diminuire le tasse, Berlusconi addirittura di restituirle; Bersani invece attualmente è impegnato a sbranare chi accusa il PD per lo scandalo Mps.

I mass media 'main stream' in questo momento sono impegnati ad alimentare il teatrino della politica per dedicarsi ai casi dei cittadini che si tolgono la vita. Figuriamoci se un Direttore di giornale si assume la responsabilità di pubblicare una notizia sgradita ai politici rovinando il "bel quadretto" e disturbando gli "interessantissimi" dibattiti sulle sparate mediatiche di Berlusconie degli altri politici.

Mentre sui media mainstream va in onda la "grande commedia" nella giornata di ieri un'emittente "secondaria", "Rete8Vga", ha trasmesso un breve ma interessante servizio sui casi di suicidio,fornendo  i dati di quella che è una vera e propria EMERGENZA di cui non parla nessuno: mentre non ci dovrebbe essere occasione migliore della 'campagna elettorale' per parlare di problemi gravi come questo. 
nocensura.com

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=AyZF07tMN2k]

L’FBI intercetterà tutte le comunicazioni fatte tramite Skype

E’ già da qualche anno che la FBI ha iniziato silenziosamente a promuovere una nuova legislazione che obblighi i fornitori di servizi VoIP (telefonia in rete) ad aggiungere una backdoor al loro software, per facilitare le intercettazioni da parte delle forze dell’ordine. In altre parole, da quando la telefonia mondiale ha iniziato a sfruttare la rete, fornendo agli utenti la possibilità di comunicare a basso costo, la capacità dell’FBI di intercettare le comunicazioni si è fortemente ridotta. La legge che permette loro di intercettare comunicazioni – previa autorizzazione del giudice – riguarda infatti soltanto le normali linee telefoniche. Se la proposta di legge dell’FBI dovesse passare ne risentirebbero soprattutto i VoIP service providers come Zfone, che hanno lanciato il loro servizio di telefonia in rete proprio sulla base di una totale garanzia di privacy, ottenuta grazie ad un sistema di encriptazione delle conversazioni. Ma il pesce grosso naturalmente è Skype. Con oltre 600 milioni di utenti nel mondo, Skype è stata acquisita nel 2011 dalla Microsoft, … … che attualmente sta “travasando” anche i propri utenti di Windows Messenger sul più popolare servizio di comunicazione vocale. E forse non è un caso che l’associazione “Reporters senza frontiere” abbia lanciato una petizione perché Microsoft renda trasparenti le proprie modalità di protezione della privacy degli utenti di Skype. In particolare, la petizione chiede alla Microsoft di rendere noti: - Informazioni sulla quantità di richieste su dati Skype ricevute dai governi dei diversi paesi, e la percentuale di queste richieste che la Microsoft ha deciso di assecondare. - Informazioni su quali dati personali di Skype la Microsoft trattenga nei propri archivi. - Una analisi tecnica da parte della Microsoft sulla capacità effettiva da parte di terzi di intercettare conversazioni su Skype. - Le istruzioni date ai dipendenti della Microsoft su come comportarsi in caso di richiesta di informazioni private [da parte della polizia]. In un comunicato dello scorso luglio, Skype ha negato di aver modificato la propria architettura per permettere l’accesso da parte delle forze dell’ordine ai dati privati e alle comunicazioni dei propri utenti. “Le conversazioni fra individuo e individuo – dichiara Skype – non passano attraverso i nostri server centrali, ma attraverso speciali “supernodi” che non permettono in alcun modo l’accesso ai dati da parte di terzi”. Ma la stessa Microsoft ha confermato che “le conversazioni di gruppo che riguardano più di due persone passano attraverso i loro server centrali”, ed anche che “tutti i messaggi di testo vengono conservati nei nostri archivi elettronici per 30 giorni”. Infine hanno aggiunto: “Se le forze dell’ordine seguono le procedure appropriate e ci chiedono di accedere ai messaggi temporaneamente conservati nei nostri server, noi glielo permetteremo”. Quindi, la risposta di Microsoft in qualche modo è già arrivata. Se infatti questo è il “principio” che anima il loro atteggiamento sui dati testuali, non si capisce perché un giorno non dovrebbero concedere anche l’accesso ai famosi “supernodi”, dove transita oggi la stragrande maggioranza delle conversazioni interpersonali. È solo questione di tempo. Alla fine della fiera, la storia è sempre la stessa: da una parte abbiamo lo sforzo costante da parte delle forze dell’ordine di tenere sotto controllo il cittadino con qualunque mezzo possibile, dall’altra abbiamo un sistema di comunicazione in continua evoluzione, al quale le forze dell’ordine cercano sistematicamente di adeguarsi. C’è una variabile però, che rende la faccenda sempre più interessante: la crescita esponenziale dell’utenza, a livello globale. Attualmente transitano su Skype 115 miliardi di minuti di conversazione person-to-person ogni trimestre. Hai voglia di metterti ad ascoltarli tutti!!!! Tanti auguri FBI, e buon divertimento.
vvbfrancesca

mercoledì 6 febbraio 2013

ZUCCO MANDA IN CRISI MONTI

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=8ET4wWOn1dg&w=420&h=315]

lunedì 4 febbraio 2013

Crisi Europa: la Germania "deporta" anziani e malati ad est

Si delocalizzano a forza i vecchi, in Asia e all'est: spediti altrove perché non ci sono soldi per mantenerli in Patria. L'Europa è un orrore senza fine.

La parola brucia, scotta. Eppure è il Guardian, autorevole quotidiano britannico, ad usarla nel catenaccio sotto il titolo: "inumana deportazione".
Si tratta della sbalorditiva notizia che arriva dalla Germania. Ecco il testo del Guardian, in traduzione:
Un crescente numero di anziani e malati tedeschi vengono spediti all'estero per cure di lungodegenza in ospizi o centri di riabilitazione, a causa dei costi crescenti e del livello indeclino dell'assistenza tedesca. L'iniziativa, che ha visto migliaia di pensionati ricollocati in case dell'Europa dell'Est e dell'Asia è stata pesantemente criticata dalle organizzazioni di welfare come "deportazione inumana".
Il problema è la popolazione che invecchia e gli alti costi sociali dell'assistenza, che in un momento di tagli ed austerity non può provvedere a tutti. Così, come si delocalizzano le industrie per risparmiare sui costi, ora si delocalizzano a forza anche anziani e malati per lo stesso motivo. Ma qui si tratta di esseri umani, e non di macchinari.
Circa 7000 di essi si trovano oggi in ospizi in Ungheria, 3600 in Repubblica Ceca e Slovacchia, altre centinaia in Spagna, Grecia e persino Thailandia o le Filippine. Il Guardian ha parlato con molti di essi, ed hanno dichiarato che sono stati costretti a tale scelta con estrema riluttanza. Inoltre, sembra che aziende specializzate nel business degli anziani stiano aprendo sedi in questi Paesi proprio per stipulare convenzioni col sistema sanitario tedesco e "ricevere" i vecchietti spediti colà dalla Germania.
Le associazioni lanciano l'allarme: anziani spesso poco presenti a se stessi che si ritrovano in posti lontani, con lingue diverse, fuori dalla loro casa e dal loro quartiere. In posti dove, come accade per le industrie, l'obiettivo è il risparmio all'osso.
Non so esprimere quanto trovo agghiacciante quello che sta accadendo. Non voglio arrivare a fare orridi paragoni col passato. Ma sempre più trovo inumana e terribile questa orrenda Europa e il suo metodo di governo, da cui vorrei scappare insieme a tutto il mio Paese. Ripeto ciò che ho detto altre volte: chi voterà "per l'Europa" è mio nemico.
http://crisis.blogosfere.it/2012/12/crisi-europa-la-germania-deporta-anziani-e-malati-ad-est.html

Crisi Europa: la Germania "deporta" anziani e malati ad est

Si delocalizzano a forza i vecchi, in Asia e all'est: spediti altrove perché non ci sono soldi per mantenerli in Patria. L'Europa è un orrore senza fine.

La parola brucia, scotta. Eppure è il Guardian, autorevole quotidiano britannico, ad usarla nel catenaccio sotto il titolo: "inumana deportazione".
Si tratta della sbalorditiva notizia che arriva dalla Germania. Ecco il testo del Guardian, in traduzione:
Un crescente numero di anziani e malati tedeschi vengono spediti all'estero per cure di lungodegenza in ospizi o centri di riabilitazione, a causa dei costi crescenti e del livello indeclino dell'assistenza tedesca. L'iniziativa, che ha visto migliaia di pensionati ricollocati in case dell'Europa dell'Est e dell'Asia è stata pesantemente criticata dalle organizzazioni di welfare come "deportazione inumana".
Il problema è la popolazione che invecchia e gli alti costi sociali dell'assistenza, che in un momento di tagli ed austerity non può provvedere a tutti. Così, come si delocalizzano le industrie per risparmiare sui costi, ora si delocalizzano a forza anche anziani e malati per lo stesso motivo. Ma qui si tratta di esseri umani, e non di macchinari.
Circa 7000 di essi si trovano oggi in ospizi in Ungheria, 3600 in Repubblica Ceca e Slovacchia, altre centinaia in Spagna, Grecia e persino Thailandia o le Filippine. Il Guardian ha parlato con molti di essi, ed hanno dichiarato che sono stati costretti a tale scelta con estrema riluttanza. Inoltre, sembra che aziende specializzate nel business degli anziani stiano aprendo sedi in questi Paesi proprio per stipulare convenzioni col sistema sanitario tedesco e "ricevere" i vecchietti spediti colà dalla Germania.
Le associazioni lanciano l'allarme: anziani spesso poco presenti a se stessi che si ritrovano in posti lontani, con lingue diverse, fuori dalla loro casa e dal loro quartiere. In posti dove, come accade per le industrie, l'obiettivo è il risparmio all'osso.
Non so esprimere quanto trovo agghiacciante quello che sta accadendo. Non voglio arrivare a fare orridi paragoni col passato. Ma sempre più trovo inumana e terribile questa orrenda Europa e il suo metodo di governo, da cui vorrei scappare insieme a tutto il mio Paese. Ripeto ciò che ho detto altre volte: chi voterà "per l'Europa" è mio nemico.
http://crisis.blogosfere.it/2012/12/crisi-europa-la-germania-deporta-anziani-e-malati-ad-est.html

tutta colpa della musica

Bravo bravo Ricky Tognazzi,a distanza di mesi ancora ho nostalgia del suo film.
film molto vitale perché l’amore riesce sempre a credere ad una nuova vita, un nuovo tempo, nuove sfide, nuove tentazioni, nuove possibilità.
Rimpianto e conciliazione,amore e fantasia. vvb francesca

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=l1Uq8d72Cl0]

executiveroom ...per le signore e' l' imenoplasticaroom

Una nuova verginita' costa intorno ai 5mila euro.L'ultima moda in fatto di chirurgia estetica è il lifting alle "parti intime" come la ricostruzione dell'imene "per vivere una seconda prima volta".
Si moltiplicano da Executive le richieste di ricostruzione dell'imene ,a maggior ragione se gratuito ed indolore. 
Seguiranno ancora forse l'onda dell'intervento di Mina sul blog di Beppe Grillo intitolato "i politici e l'imenoplastica" ( un anno fa)  che ironizzava appunto su questo ammodernamento anatomico.
 Leggermente sputtanate e disfatte anche loro come i politici, in  un decennio di chat infernale e volgare promiscuità e sfrenato onanismo, senza controllo e con autoreferenzialità, stanno rivalutando all’improvviso il concetto di" purezza” .Prima regola che si impongono i neovergini è quella di non nominare mai il nome degli exinteressanti di pal,come anche le vecchie volgari citazioni che ormai sono out.
Executive,solerte ma anche apparentemente distratto,si impegna in intelligentissimi riferimenti contro il qualunquismo, pro-utopia, sul democratico uso della dialettica, , sull’anacronismo ormai di certa chat volgare e personale, irrispettosa e inconsistente. Tutte contente delle strategie impostate,  appagate ogni tanto da un più zero qualcosa detto dal moderatore,le signore si godono il prurito dei genitali riparati in attesa della scelta del Sign Hard.

executiveroom ...per le signore e' l' imenoplasticaroom

Una nuova verginita' costa intorno ai 5mila euro.L'ultima moda in fatto di chirurgia estetica è il lifting alle "parti intime" come la ricostruzione dell'imene "per vivere una seconda prima volta".
Si moltiplicano da Executive le richieste di ricostruzione dell'imene ,a maggior ragione se gratuito ed indolore. 
Seguiranno ancora forse l'onda dell'intervento di Mina sul blog di Beppe Grillo intitolato "i politici e l'imenoplastica" ( un anno fa)  che ironizzava appunto su questo ammodernamento anatomico.
 Leggermente sputtanate e disfatte anche loro come i politici, in  un decennio di chat infernale e volgare promiscuità e sfrenato onanismo, senza controllo e con autoreferenzialità, stanno rivalutando all’improvviso il concetto di" purezza” .Prima regola che si impongono i neovergini è quella di non nominare mai il nome degli exinteressanti di pal,come anche le vecchie volgari citazioni che ormai sono out.
Executive,solerte ma anche apparentemente distratto,si impegna in intelligentissimi riferimenti contro il qualunquismo, pro-utopia, sul democratico uso della dialettica, , sull’anacronismo ormai di certa chat volgare e personale, irrispettosa e inconsistente. Tutte contente delle strategie impostate,  appagate ogni tanto da un più zero qualcosa detto dal moderatore,le signore si godono il prurito dei genitali riparati in attesa della scelta del Sign Hard.