ci sono due cose che nessuno ti potrà mai strappare: ciò che sei e ciò che sai.
sabato 29 agosto 2015
Ho amato sempre l'rragiungibile ...e l'ho raggiunto
venerdì 28 agosto 2015
Io ti amavo,ti amavo veramente. Poi mi hai chiesto dov'era il "chiosco" del Bramante!
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La facciata di Santa Maria della Pace in un'incisione di Giuseppe Vasi(XVIII secolo)
Elemento di spicco della chiesa è il chiostro del Bramante (1500-1504), costruito dal Bramante per il cardinale Oliviero Carafa. Rappresenta una delle opere più importanti del Rinascimento cinquecentesco e fu tra le prime opere romane progettate da Bramante dopo il periodo milanese.
Elemento di spicco della chiesa è il chiostro del Bramante (1500-1504), costruito dal Bramante per il cardinale Oliviero Carafa. Rappresenta una delle opere più importanti del Rinascimento cinquecentesco e fu tra le prime opere romane progettate da Bramante dopo il periodo milanese.
Gli uomini perdono la salute per fare soldi, e poi perdono i soldi per tentare di recuperare la salute. Pensano tanto ansiosamente al futuro dimenticando di vivere il presente. Così facendo, non riescono a vivere nè il presente nè il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
"QUI NUN SE MORE MAI" : Non si trovano molte recensioni di questo ristorante dal nome insolito. Poche sono anche le guide dove appare... eppure......
Partiamo subito dalla posizione del ristorante, una posizione che non può che caratterizzarlo: Qui non se more mai si trova infatti in uno dei punti più affascinanti dell'Appia Antica, poco dopo la tomba di Cecilia Metella. Proprio davanti al ristorante riemerge un tratto di basolato romano della vecchia regina viarum. Inoltre questa trattoria ha un bel vantaggio: è facilmente raggiungibile con una rapida deviazione dall'Appia Nuova o dall'Appia Pignatelli.
L'ambiente interno è piccolo: appena entrati si è accolti da un bel camino dalla brace sempre pronta.
Qui non se more mai è un ristorante a conduzione rigorosamente familiare. Appena siamo entrati Armando ha guardato l'orologio ed è stato subito chiaro: "So le 2.40, ve faccio mangià, però mia madre a quest'ora la pasta nun la cucina".
Fin qui siamo soddisfatti, il posto è carino, anche il cibo non delude, ma ancora mancava il pezzo forte: la carne. Siamo indecisi su cosa ordinare e con grande disponibilità ci tagliano un pezzo non troppo grande di filetto e ci fanno una sola salsiccia con la provola. Il filetto, come anticipato, era semplicemente straordinario. Sandro mi guarda soddisfatto e strizza l'occhio: "Questa è carne nostra, è roba italiana. Dimmi dove l'hai mangiata più bona...", effettivamente per dargli una risposta convincente mi dovrei sforzare, e questo è un buon segno. Perché di carne buona non se ne trova con facilità.
Non sono mancati i primi: Tutti classici romani che che non ci hanno deluso: gricia, matriciana, carbonara, cacio e pepe e ravioli. Per ora, complice anche un conto onesto per la qualità delle materie prime e l'ambiente piacevole, Qui nun se more mai è promosso a pieni voti. Genuino e romano.
W SANDRO ,ALBA, ERMINIO E ARMANDO....baci a voi!
L'ambiente interno è piccolo: appena entrati si è accolti da un bel camino dalla brace sempre pronta.
Qui non se more mai è un ristorante a conduzione rigorosamente familiare. Appena siamo entrati Armando ha guardato l'orologio ed è stato subito chiaro: "So le 2.40, ve faccio mangià, però mia madre a quest'ora la pasta nun la cucina".
Fin qui siamo soddisfatti, il posto è carino, anche il cibo non delude, ma ancora mancava il pezzo forte: la carne. Siamo indecisi su cosa ordinare e con grande disponibilità ci tagliano un pezzo non troppo grande di filetto e ci fanno una sola salsiccia con la provola. Il filetto, come anticipato, era semplicemente straordinario. Sandro mi guarda soddisfatto e strizza l'occhio: "Questa è carne nostra, è roba italiana. Dimmi dove l'hai mangiata più bona...", effettivamente per dargli una risposta convincente mi dovrei sforzare, e questo è un buon segno. Perché di carne buona non se ne trova con facilità.
Non sono mancati i primi: Tutti classici romani che che non ci hanno deluso: gricia, matriciana, carbonara, cacio e pepe e ravioli. Per ora, complice anche un conto onesto per la qualità delle materie prime e l'ambiente piacevole, Qui nun se more mai è promosso a pieni voti. Genuino e romano.
W SANDRO ,ALBA, ERMINIO E ARMANDO....baci a voi!
I am Maru - The funniest cat on the planet
giovedì 27 agosto 2015
mercoledì 26 agosto 2015
Devo dare ascolto alle mie sensazioni...,non sbagliano quasi mai.
In questo paese potete comprare una casa gratis, ma a una condizione…
Il piccolo comune di Gangi, in Sicilia, è balzato agli onori delle cronache finendo persino sul sito del New York Times per una straordinaria iniziativa per ripopolare il paese che, negli ultimi anni, è stato un po’ “abbandonato”. Come fare? Semplice. Case gratis! L’iniziativa era nata l’anno scorso, con solo 20 immobili in vendita ad un euro, ma l’iniziativa ha avuto talmente successo che è continuata e il numero di case è decuplicato.
Gratis o prezzi irrisori per una casa a Gangi se l’acquirente promette di restaurare l’immobile. Una sorta di patto che permette di acquistare un immobile praticamente a zero euro e restaurarlo come preferite. Per lo più si tratta di abitazioni pittoresche, torri… Secondo quanto riporta l’Huffington Post, più di 100 case sono state affittate, per 200 invece c’è una lista di attesa lunga che verrà valutata.
Gangi così ha la speranza di tornare a vivere dopo un crollo di quasi 10.000 abitanti dal 1950 ad oggi e si spera che riesca anche a tornare ad avere una rivitalizzazione turistica visto che la Sicilia è una delle mete più gettonate per quanto riguarda il turismo.
Gangi così ha la speranza di tornare a vivere dopo un crollo di quasi 10.000 abitanti dal 1950 ad oggi e si spera che riesca anche a tornare ad avere una rivitalizzazione turistica visto che la Sicilia è una delle mete più gettonate per quanto riguarda il turismo.
Non dite "A domani", così, tanto per dire. Non dite "A domani" se non volete farvi sentire. E neanche "Ci sentiamo, ci vediamo, a presto", per poi sparire. Niente cuoricini, baci, "Fatti sentire". Non fate promesse se non le sentite, se non ci pensate, o non le volete. Date peso, alle parole. Date peso, alle persone.
«Se ora le dicevo ‘addio per sempre’ era perché volevo assolutamente che tornasse entro una settimana; se le dicevo ‘sarebbe pericoloso vederti’, era perché volevo rivederla; se le scrivevo: ‘hai avuto ragione, saremmo infelici insieme’, era perché vivere separato da lei mi pareva peggiore della morte». Marcel Proust, “La fuggitiva”
"La gente ha imparato a essere fredda, a toccare senza toccare, a guardare senza guardare, a sfiorare senza sfiorare. Si vive di cliché:”Ciao,come stai?” ma nessuno vuole dire niente dicendolo, queste parole servono solo a evitare l’incontro autentico tra due persone. La gente non si guarda negli occhi, non si tiene per mano, non cerca di sentire l’energia dell’altro. Tira avanti in qualche modo, piena di paura, fredda e smorta, dentro una camicia di forza... Se ti sei visto a fondo, acquisti la capacità di vedere a fondo anche gli altri...”
Una sera ella glielo disse, mentre gli uomini sonnecchiavano nell'aia, stanchi dalla lunga giornata, ed i cani uggiolavano per la vasta campagna nera: "Te voglio! Te che sei bello come il sole, e dolce come il miele. Voglio te!" Giovanni Verga, "La Lupa"
martedì 25 agosto 2015
PRIGIONI DI CASTEL SANT' ANGELO... UNICHE AL MONDO!!!
C'è chi ama Roma d'agosto perchè è quiete e bellezza... Io Vi consiglio il Satiricus! Buongiorno
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