FIRENZE – La regione Toscana governata dal comunista Rossi, ha tentato di nascondere la verità ai suoi cittadini, negando che l’epidemia di meningite avesse un nesso con l’immigrazione clandestina. Ma la Asl li sbugiarda:
Firenze, 7 apr – “Il vaccino tetravalente A-C-W135-Y è da tempo raccomandato a chi si reca in Paesi dove sono presenti i sierotipi di meningococco contenuti nel vaccino (es. nella zona dell’Africa sub-sahariana e per i pellegrinaggi alla Mecca), ma è utile anche in Italia perché questi ceppi hanno iniziato a circolare anche nel nostro paese”, si legge sul volantino che viene consegnato al momento della vaccinazione dalla Azienda sanitaria di Firenze – Dipartimento della prevenzione. La stessa struttura che rende disponibile online una brochure più dettagliata nella quale si rincara la dose: “[Un vaccino] quadrivalente coniugato contro i ceppi A, C, Y, W135 che viene usato anche per vaccinare coloro che si recano in aree del mondo in cui sono in corso epidemie di questa malattia es. quelle indicate come ‘cintura della meningite’ (con tanto di evidenza in rosso sulla cartina geografica, ndr)”.
Sulla suddetta brochure è indicato l’aggiornamento a febbraio 2015 eppure, incredibilmente, un altissimo dirigente della sanità toscana come Gabriele Mazzoni – nell’affanno di smentire le evidenze dell’origine immigratoria dell’epidemia di meningite, presentate a suo tempo proprio su queste colonne – esattamente un anno dopo si profondeva in dichiarazioni e interviste tranquillizzanti, negando l’insistenza del ceppo C, responsabile dell’incubo epidemico toscano, nella stessa cintura della meningite. La situazione appare destinata soltanto a peggiorare, dal momento che ormai l’80% del flusso immigratorio diretto in Italia ha origine proprio nella cintura della meningite, e il medesimo flusso è quasi raddoppiato nel primo trimestre appena trascorso rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.