ci sono due cose che nessuno ti potrà mai strappare: ciò che sei e ciò che sai.
giovedì 22 dicembre 2016
mercoledì 21 dicembre 2016
mercoledì 14 dicembre 2016
La gente aspettava per tutta la vita. Aspettava per vivere, aspettava per morire. Aspettava in fila per comperare la carta igienica. Aspettava in fila per prendere i quattrini. E se non aveva quattrini aspettava in file più lunghe. Aspettavi per dormire e poi aspettavi per svegliarti. Aspettavi per sposarti e poi aspettavi per divorziare. Aspettavi che piovesse, poi aspettavi che smettesse. Aspettavi per mangiare, poi aspettavi per mangiare di nuovo. Aspettavi nello studio di uno strizzacervelli con una masnada di psicopatici e ti chiedevi se lo fossi anche tu.
lunedì 5 dicembre 2016
Dad
You there Dad home You go Through the heart, stop I cried, oh I cried Every night You there Dad home You go Through the heart, stop And then And then you saw God I cried, oh I cried every night The dark is slowly [...] But I will Oh, I will see you right now But I will Oh, I will see you right now But I will Oh, I will see you right now
giovedì 1 dicembre 2016
Sorpresa: 5 milioni di uomini all'anno sono vittime di donne
Non si tratta di violenze fisiche, ma di umiliazioni, ricatti e questioni economiche che possono portare alla povertà.
Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di stalking e di violenze di genere, fino al femminicidio, questioni sovente affrontate da politici, media ed una vasta pletora di associazioni. Sentiamo parlare poco invece del fenomeno inverso: ovvero quando il violento indossa la gonnella. Donne che talvolta compiono violenze fisiche - seppure generalmente meno pericolose rispetto alle violenze commesse dagli uomini - oppure praticano violenze psicologiche, utilizzando strumenti quale il ricatto, l'umiliazione e sopratutto la leva economica, talvolta portando alla rovina il malcapitato. Di questo esercito per lo più invisibile sentiamo parlare poco, eppure è più consistente di quanto sembrerebbe, visto lo scarso risalto mediatico che ha. Un articolo di Barbara Benedettelli su "Il Giornale" ha riportato un po' di dati sul fenomeno.
Quando la vittima è il maschio
Le indagini e gli approfondimenti su questa realtà sono pochi, e per trovare statistiche in merito è necessario ripescare un interessante studio condotto dall'Università di Siena nel 2012, che all'epoca passò praticamente inosservato. La ricerca, condotta con la stessa metodologia utilizzata dall'Istat nei rapporti sulla violenza sulle donne, prese in esame uomini di età compresa tra i 18 ed i 70 anni, scoprendo che nel 2011 sarebbero stati più di 5 milioni gli uomini vittime di violenze da parte di donne.
Violenze psicologiche e pretese economiche
Il 75% degli intervistati rivela di essere stato bersagliato da insulti e denigrazioni, mentre il 50% lamenta di essere stato vittima di violenze psicologiche riguardanti aspetti economici, come vedersi rimproverare di avere un lavoro malpagato, sentirsi rinfacciare la vita modesta consentita al partner e paragoni umilianti con altri uomini che guadagnano di più. Il 68,4% degli intervistati afferma di essere stato minacciato di vedersi portare via la casa ed i propri beni fino alla rovina, mentre il 58,2% racconta di essere stato minacciato di portargli via la prole e di vedersi ostacolare nei rapporti con i figli. La minaccia di non lasciargli più avere contatti con i figli riguarda invece il 43,8% del campione. Il 29,3% avrebbe ricevuto critiche anche per difetti fisici.
La ricerca del progetto europeo Daphne III
Nel 2015 in 5 paesi europei tra cui il nostro si è svolta una ricerca sulle violenze nei rapporti di coppia, nell'ambito del progetto europeo Daphne III, che ha preso in esame un campione di giovani di età compresa tra i 14 ed i 17 anni. Le ragazze che sono state vittima di qualche forma di violenze sessuali di grave entità sono il 17%, percentuale che cresce fino al 41% se consideriamo anche atti di minore entità. Tra i ragazzi le percentuali scendono al 9% e 25%.
Seppure di gravità inferiore a quelle commesse dagli uomini, la violenza femminile è una realtà, pertanto "bisognerebbe ripensare il problema della violenza di genere da un nuovo punto di vista".
Invece ad oggi la maggioranza dei centri antiviolenza sono orientati verso le donne, e talvolta non sarebbero nemmeno in grado di trattare una richiesta di aiuto proveniente da un uomo. Gli uomini inoltre sono meno propensi a denunciare o chiedere aiuto, in quanto si vergognano, come se denunciando una donna dimostrassero debolezza, rispetto allo stereotipo di "maschio forte e virile" . E quando lo fanno, corrono il rischio di non essere creduti, in quanto c'è la tendenza a pensare che un uomo sia in grado di difendersi da una donna.
lunedì 28 novembre 2016
domenica 27 novembre 2016
Ma l’amore, l’amore vero, l’amore intero, vuole una cosa e l’altra; vuole la fusione perfetta della sensualità e della tenerezza: anche per questo è raro.
Ma l’amore, l’amore vero, l’amore intero, vuole una cosa e l’altra; vuole la fusione perfetta della sensualità e della tenerezza: anche per questo è raro.
martedì 15 novembre 2016
Quel che molta gente definisce amare consiste nello scegliere una donna e sposarla. La scelgono, te lo giuro, li ho visti. Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile. Tu dirai che la scelgono perché-la-amano, io invece credo che avvenga tutto all’aicsevor. Beatrice non la si sceglie, Giulietta non la si sceglie. Tu non scegli la pioggia che t’inzupperà le ossa all’uscita di un concerto. - Julio Cortázar -
Se vuoi le cose di cui puoi scegliere i tasselli, vai e scegli ma non pretendere,poi,Beatrice.
mercoledì 9 novembre 2016
Elezioni USA : vince Trump.
Non sarà certo il salvatore del mondo e nemmeno libero da vincoli con i "poteri forti" ma vanno prese in considerazione un paio di cose: ha perso la finanza mondiale, hanno perso i mass media, hanno perso i radical chic, ha perso la sinistra tutta, ha perso la propaganda.
Il popolo americano ha scelto Trump perché è evidente che si sono stufati dei favori alle lobby omosessualiste, all'immigrazione selvaggia, alle guerre di potere, ai finanziamenti da Arabia Saudita & co, delle false promesse, dei Nobel alla pace, dei cattivi rapporti internazionali soprattutto con la Russia,dell'aborto selvaggio e, diciamocelo, anche dei servizietti di Madonna.
È un vento nuovo dopo anni, è un vento che fa scricchiolare le certezze di un'Europa che punta tutto sull'autorità e sui diktat, che punta tutto sulla propaganda mediatica e sull'ignoranza profonda del popolo.
Oggi l'Europa e soprattutto l'Italia dei governi non eletti trema, non tanto per la vittoria di Trump ma più per la sconfitta del pensiero unico.
Il popolo americano ha scelto Trump perché è evidente che si sono stufati dei favori alle lobby omosessualiste, all'immigrazione selvaggia, alle guerre di potere, ai finanziamenti da Arabia Saudita & co, delle false promesse, dei Nobel alla pace, dei cattivi rapporti internazionali soprattutto con la Russia,dell'aborto selvaggio e, diciamocelo, anche dei servizietti di Madonna.
È un vento nuovo dopo anni, è un vento che fa scricchiolare le certezze di un'Europa che punta tutto sull'autorità e sui diktat, che punta tutto sulla propaganda mediatica e sull'ignoranza profonda del popolo.
Oggi l'Europa e soprattutto l'Italia dei governi non eletti trema, non tanto per la vittoria di Trump ma più per la sconfitta del pensiero unico.
giovedì 27 ottobre 2016
mercoledì 26 ottobre 2016
In memoria di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
Sapete che succede quando non si è più abituati a ricevere Amore? Succede che non ti fidi più, che preferisci stare solo. Succede che quando qualcuno ti dice “Ti voglio bene” rispondi con un sorriso e pensi “Come no”. Succede questo, non sei amato per molto tempo e, quando trovi qualcuno che ti ama davvero, muori di paura.
martedì 25 ottobre 2016
Adoro le persone incazzate, dirette, quelle dal "vaffanculo facile" ... ma con la mano sempre pronte a sorreggerti, si le adoro,
saranno le sole che ti diranno senza problemi la verità,
le sole che non ti lasceranno,
le uniche che ti sputeranno in faccia la realtà,
per poi prenderti la mano e dirti " Sono qui e ce la faremo".
Le adoro,
adoro i loro sguardi che profumano di vita,
gli sbagli commessi ...esposti e mai nascosti,
quel loro essere sempre e comunque parte di un tutto e non di un sistema.
Adoro la serietà nel loro impegno,
la risata per distrazione,
quel loro esserci nonostante le distanze,
quel loro volere che non implica pensieri distorti,
quel chiedere per placare l'anima con lo sguardo quasi impaurito.
Portano nel loro cuore tutti gli errori di una vita che non ha fatto sconti,
portano le tempeste tatuate nell'anima,
nei loro occhi è racchiusa la storia che non vuole essere mai ascoltata,
scomoda a volte,
una storia per chi ha cuore.
Stefano Ariel Dainelli
24 Ottobre 2016
le sole che non ti lasceranno,
le uniche che ti sputeranno in faccia la realtà,
per poi prenderti la mano e dirti " Sono qui e ce la faremo".
Le adoro,
adoro i loro sguardi che profumano di vita,
gli sbagli commessi ...esposti e mai nascosti,
quel loro essere sempre e comunque parte di un tutto e non di un sistema.
Adoro la serietà nel loro impegno,
la risata per distrazione,
quel loro esserci nonostante le distanze,
quel loro volere che non implica pensieri distorti,
quel chiedere per placare l'anima con lo sguardo quasi impaurito.
Portano nel loro cuore tutti gli errori di una vita che non ha fatto sconti,
portano le tempeste tatuate nell'anima,
nei loro occhi è racchiusa la storia che non vuole essere mai ascoltata,
scomoda a volte,
una storia per chi ha cuore.
Stefano Ariel Dainelli
24 Ottobre 2016
Le mancanze delle due di notte sono peggiori di tutto il resto. Voglio dire, se qualcuno ti manca di giorno è più che normale. Ma se ti ritrovi la notte a stare sveglio e a navigare nei ricordi, allora significa che non ti manca solo qualcuno di importante. Stai perdendo anche te stesso.
lunedì 24 ottobre 2016
Decidiamo quando siamo stanchi decidiamolo. Perché al punto di essere stanchi ci arriviamo tutti prima o poi. Stanchi di non essere mai dove si vorrebbe essere, di non fare mai ciò che si vorrebbe fare. Stanchi di dire sempre: “Va bene, non importa”! Non importa un cavolo! Importa e come! Stanchi di capire, comprendere. Cominciamo ad essere stanchi e a pensare veramente a noi.
mercoledì 19 ottobre 2016
martedì 18 ottobre 2016
In autunno tutto ci ricorda il crepuscolo,– e tuttavia, mi sembra la stagione più bella: volesse il cielo allora, quando io vivrò il mio crepuscolo, che ci debba essere qualcuno che allora mi ami come io ho amato l’autunno. Søren Kierkegaard
lunedì 17 ottobre 2016
Lui ha quell'odore buono di uomo, che mi resta addosso per tutta la notte. E mi resta, insieme a quell'odore... anche il suo sorriso e il suo modo di guardarmi, la sua voce.... E' come se il suo profumo racchiudesse tutte le pieghe della sua bocca e la forza dei suoi abbracci, e mi fa pensare alla sua schiena grande. E' uno di quegli odori che si insinuano sotto pelle... e non hai scampo. Non si sfugge all'odore di un uomo che ti guarda negli occhi per dirti "sono felice".
Il destino si può perdere per strada, non è una cosa sicura che deve succedere per forza. Il destino è una rarità.
Quando accade e' quasi sempre straordinario.
La solitudine è il teatro dei risentimenti.
venerdì 14 ottobre 2016
Sta attenta esci fuori di tema torna presto tornati svelta tornati in mente pensati ripensati ripensaci ripensa a come fosti eri sei sarai copriti bene che gli uomini sono freddi non fidarti di chi non parla bene del vento tu esci fuori di te se vuoi tenta tutto apri le porte ai portenti chiudi i cancelli a chi ti cancella ma sta attenta mi raccomando torna presto tornati in mente tieniti forte aggrappati stringiti acchiappati stretta afferrati tutta ama con calma respira con la pancia ama con calma che là fuori è pieno di ti amo che non valgono un cazzo.
giovedì 13 ottobre 2016
la mia vita è un inferno, mi disse, e io dissi, ma davvero, Frankie? ...........
e lui disse, veramente un inferno, neanche
te lo immagini.
tutto quanto, continuò, s'è ingolfato
in un circolo vizioso senza uscita.
ma davvero, Frankie? puoi scommetterci, disse,
ti sei mai trovato in una situazione dove l'unica fuga è
la morte?
sì, gli dissi.
e in quei casi che fai? domandò.
aspetto, Frankie, tanto prima o poi la morte arriva.
ma io, disse, non posso aspettare.
aspetterai, Frankie.
perché, domandò, il dolore è costante e onnipresente
nella vita?
difficile spiegare il dolore fisico, Frankie, ma per lo più
so cosa causa quello spirituale.
assì? assì? domandò.
per lo più il dolore spirituale, ragazzo mio, è causato
da aspettative troppo alte, dissi, cerca di evitarle.
tu lo fai? chiese.
sì, sempre di più mi aspetto sempre meno.
ed è meno che ricevi?
quasi sempre, Frankie.
accidenti, disse, fa sempre bene parlare con te, tu
la sai lunga.
temo di sì, Frankie.
chiese, ti aspettavi di vivere cosi tanto?
non ho vissuto tanto, Frankie, ho vissuto solo
fino al termine.
te lo immagini.
tutto quanto, continuò, s'è ingolfato
in un circolo vizioso senza uscita.
ma davvero, Frankie? puoi scommetterci, disse,
ti sei mai trovato in una situazione dove l'unica fuga è
la morte?
sì, gli dissi.
e in quei casi che fai? domandò.
aspetto, Frankie, tanto prima o poi la morte arriva.
ma io, disse, non posso aspettare.
aspetterai, Frankie.
perché, domandò, il dolore è costante e onnipresente
nella vita?
difficile spiegare il dolore fisico, Frankie, ma per lo più
so cosa causa quello spirituale.
assì? assì? domandò.
per lo più il dolore spirituale, ragazzo mio, è causato
da aspettative troppo alte, dissi, cerca di evitarle.
tu lo fai? chiese.
sì, sempre di più mi aspetto sempre meno.
ed è meno che ricevi?
quasi sempre, Frankie.
accidenti, disse, fa sempre bene parlare con te, tu
la sai lunga.
temo di sì, Frankie.
chiese, ti aspettavi di vivere cosi tanto?
non ho vissuto tanto, Frankie, ho vissuto solo
fino al termine.
- Charles Bukowski -
Più invecchio e più le persone che ho conosciuto non ci sono più. E io non riesco a fare pace con nessuna di queste assenze. Allora che faccio? Scrivo. Prendo un episodio del passato e mi metto a scrivere. Dentro al passato quelli che tu ami, stanno tutti là, non manca nessuno.
mercoledì 12 ottobre 2016
Accettereste una pausa pranzo di soli 7 minuti pur di mantenere il posto di lavoro?
È successo davvero. Michele Placido porta al cinema la storia vera di un gruppo di operaie costrette a scegliere fra la dignità e lo stipendio sicuro. Il regista e le sue attrici raccontano le ingiustizie al femminile che hanno visto da vicino. E come le cose possono cambiare facendo fronte comune.
E' la storia delle operaie di una fabbrica tessile del Lazio che devono decidere se rinunciare a sette minuti della loro pausa pranzo per ingraziarsi i nuovi proprietari e, quindi, tenersi il posto di lavoro. Sette minuti sono niente, ma sette minuti è anche il tempo che resta loro per mangiare. E la pausa pranzo che trent’anni prima durava un’ora diventa la posta simbolica della difesa di diritti soggetti a un’erosione sempre più inumana. Un gruppo di sindacaliste stanno chiuse in una stanza a discuterne, mettendo sul tavolo le loro vite disgraziate, i mariti che non ci sono, i figli da mantenere, la paura di perdere lo stipendio. A guardarle, non puoi fare a meno di chiederti a che cosa sei disposto a rinunciare tu, pur di lavorare. Quale ingiustizia sei disposto a subire, pur di lavorare. Uno degli argomenti con cui Placido è riuscito a convincere il sistema-cinema è il suo cast di eroine. In ordine alfabetico: Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Anne Consigny, Fiorella Mannoia al suo esordio cinematografico, Maria Nazionale, Ottavia Piccolo, Violante Placido, Clémence Poésy, Sabine Timoteo.
Non ho mai amato le cose grandiose, le luci accecanti, i bagni di folla. La vita per me deve essere semplice, darti calore. Io sto bene in un posto se posso chiudere gli occhi, stare in silenzio e sentirmi a mio agio così, semplicemente serena.
L’amore si impara. Come si impara a camminare, a mangiare, a parlare. L’amore si impara come tutte le cose che hai visto fare un mucchio di volte. Come quei gesti che attorno a te non sono mancati. Se sul tuo volto raramente è giunta una carezza, difficilmente saprai farla a tua volta. Se quasi mai ti sei sentito sussurrare parole affettuose, difficilmente saprai dirle a tua volta. Se non c’è stato sguardo che t’abbia mai rassicurato, difficilmente saprai darlo a qualcuno. Se non impari l’amore, faticosamente saprai donarlo a tua volta.
«Non essere amati è solo sfortuna; non sapere amare è una tragedia.» (Albert Camus)
Buongiorno
sabato 30 gennaio 2016
Buongiorno a chi è stanco dei giocattolai.
domenica 24 gennaio 2016
Le donne più mature sono generose di complimenti, spesso immeritati. Sanno cosa vuol dire non essere apprezzati. Una quarantenne è abbastanza sicura di sé per presentarti alle amiche. Una donna più giovane in presenza di un uomo ignorerà persino le sue amiche più care, perché non si fida. Alle quarantenni non interessa se tu sei attratto dalle loro amiche, perché sanno che queste non le tradiranno. Le donne diventano telepatiche ad una certa età. Non hai bisogno di confessare loro i tuoi peccati. Li intuiscono puntualmente. Le quarantenni, una volta superate le prime due o tre rughe, sono molto più sexy delle giovani. Le quarantenni sono dirette e oneste. Ti diranno subito se sei un imbecille o se ti stai comportando da tale. Non hai bisogno di chiederti in che rapporti siete. Si, apprezziamo le ultraquarantenni per un sacco di ragioni. Sfortunatamente, la cosa non è reciproca. Per ogni fantastica, intelligente, sexy e ben pettinata quarantenne (e OLTRE) c’è un ometto calvo e con la pancetta che si rende ridicolo con una cameriera di 22 anni.
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