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lunedì 20 settembre 2010

CRONACA

 

 

 

Narcotizzava e violentava donne conosciute in chat: arrestato un radiologo

Il 50enne, spacciandosi per un'importante medico, prometteva trattamenti di favore per degli accertamenti. Al momento dell'incontro però, addormentava le vittime che si svegliavano seminude e con segni d'abuso

di Redazione - 03/11/2009
Adescava le sue vittime sul web, si fingeva un famoso medico, prometteva trattamenti di favore per accertamenti e visite varie e poi, dopo averle narcotizzata, violentava le donne che cascavano nel tranello. L'orrido meccanismo è stato però stroncato dai Carabinieri di via in Selci che hanno arrestato questa mattina quello che in realtà era un tecnico radiologo di 50 anni.

L'uomo è accusato di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni personali. In casa dell'arrestato sono state sequestrate 3 cartelle contenenti gli esiti di mammografie eseguite su altrettante donne, 25 flaconi di benzodiazepina, 2 macchine fotografiche digitali, 3 computer e 30 cd rom il cui contenuto è in corso di verifica.

Le indagini dei carabinieri sono iniziate dopo la denuncia di una giovane albanese che a gennaio era stata avvicinata occasionalmente dall'uomo. Lui, spacciandosi come un affermato dottore aveva offerto alla donna la sua disponibilità per ogni tipo di esigenza medico-sanitaria nell'ospedale dove lavorava. Subito dopo però l'aveva narcotizzata sciogliendo farmaci contenenti benzodiazepina in un caffè che le aveva offerto al bar.

La donna da quel momento non ricordava più cosa fosse successo e si era risvegliata l'indomani seminuda in un letto all'interno di una abitazione di Roma risultata poi legata al radiologo oggi arrestato. Stessa situazione si è ripresentata con donna di 40 anni che ha conosciuto il radiologo tramite chat.

Dopo le denunce i carabinieri hanno intuito di trovarsi di fronte ad un maniaco seriale. Secondo i militari è possibile che il 50enne abbia colpito anche in altre occasioni. Per questa ragione è stato lanciato un appello alle eventuali vittime a denunciare situazioni del genere.



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