ci sono due cose che nessuno ti potrà mai strappare: ciò che sei e ciò che sai.

ci sono due cose che nessuno ti potrà mai strappare: ciò che sei e ciò che sai.

sabato 11 settembre 2010




Tormento, assillo, incertezza, dubbio, insicurezza, tutti sinonimi di gelosia, un sentimento molto particolare, che può passare dall’essere dormiente alla furia cieca. E oggi voglio parlarne di una in particolare: la gelosia per l’ex. E’ un po’ lungo, lo ammetto preventivamente, ma è un argomento che si presta meravigliosamente all’approfondimento. Insomma, ne vale la pena spenderci qualche minuto.




Dunque, un pizzico nei confronti dei suoi amori passati è del tutto naturale e fisiologico, soprattutto se la relazione sta appena germogliando. Di questo piccolo tormento se ne soffre quando una donna in particolare ha lasciato il segno, forse perché molto bella o molto brillante, oppure perché ha condiviso con lui tappe importanti della vita come molti anni insieme o la nascita di un figlio, per il superamento di particolari difficoltà, o per esperienza positive come successi professionali e viaggi memorabili. E’ certo che i casi che riporto sono solo alcuni esempi, ma il discorso può in realtà assumere infinite sfumature.



La situazione però si complica quando questa leggera sofferenza provocata dal confronto (diretto o indiretto) con l’altra, si trasforma in una vera e propria ossessione. Si parla allora di “Sindrome di Rebecca”, definizione derivata dal celebre romanzo di Daphne Du Maurier “Rebecca, la prima moglie” (1938), da cui è stato poi tratto il film omonimo di Alfred Hitchcock (1940). La storia narra che a Montecarlo una giovane dama di compagnia conosce e sposa il ricco vedovo Maxim De Winter. Nella sua dimora a Manderley, in Cornovaglia, il ricordo ossessionante della prima moglie Rebecca, alimentato da un’eccentrica governante, porta la ragazza sull’orlo della follia. E poi… (per rispetto di chi ama scoprire da solo mi fermo qui, la definizione nasce da questa vicenda).

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